| Sono Angela46 e rispondo volentieri all'invito di raccontare cos'è stato per me il Concerto del 23 Marzo. Diversamente da voi, io conosco IL DIVO solo da metà Gennaio, quando, in un uggioso pomeriggio domenicale, mi sono imbattuta nel canale 711 di SKY, proprio nel momento in cui era in onda il video che "ricostruisce" il loro primo incontro e ho pensato che fosse la taroccatura di una canzone americana, fatta da un gruppo di 4 spagnoli, di cui 3 decisamente atipici (del genere:nemmeno in Spagna sono più quelli di una volta), con un nome assurdo. Li ho rivisti qualche giorno dopo nei video del concerto di Medina e mi hanno fatto tutta un'altra impressione. Quando poi la sera del 7 Febbraio ho visto il concerto di Pola (solo 5 canzoni, ma che meraviglia!) la mia vita non è stata più la stessa. Ho cercato i loro dischi, ho comprato un vocabolario di spagnolo per capire i testi, ho cominciato a parlare di loro a chiunque, per sapere da dove saltassero fuori e come mai nessuno li conoscesse, se non qualche frequentatore di Beaty Farm e spiagge esotiche, che si era rilassato al suono della loro musica. Una volta trovati i biglietti, sono riuscita a coinvolgere l'amica di sempre, inizialmente scettica, poi letteralmente folgorata dai nostri 4 eroi, appena li ha visti su SKY: la figlia, alquanto dubbiosa della nostra freschezza mentale, ci avrebbe ospitato comunque nella sua casa di Milano. Era tutto fatto, mancavano solo pochi giorni all'evento fatale, quando sembrò che il Destino si accanisse contro di noi con tutte le sue forze. Si sono messi d'impegno influenze intestinali, capsule dentarie saltate per una caramella mou, con relativo appuntamento dal dentista alle 15,10 (e noi abitiamo a Modena, cioè a 'soli' 180 km dall'uscita di Melegnano), satellitare della macchina che non dà più segni di vita nella sera ormai buia in una Milano sconvolta dai cantieri stradali. Persino il cameriere dell'Harry's Bar di fronte all'Arcimboldi si attardava troppo a portarci il conto (o forse eravamo noi troppo ansiose...). Tutto sembrava congiurare contro di noi per impedirci di vivere quella che sarebbe stata una delle serate più intensamente emozionanti della nostra vita. Sono già stati usati tanti aggettivi per definire il Concerto del 23 Marzo, ma davvero è difficile tradurre in parole le emozioni che ha suscitato in tutti noi, che non eravamo più semplicemente un pubblico presente in teatro, ma un tutt'uno con quei 4 giovani uomini (definirli cantanti è troppo riduttivo), tanto bravi e tanto capaci di coinvolgerci e farci sentire bene con loro. Fin dall' ìnizio lo spettacolo era diventato uno scambio di sensazioni reciproche: noi applaudivamo loro che applaudivano noi, felici tutti di essere lì in quel momento a godere noi della loro bravura e loro della nostra approvazione. Eravamo tornati all'origine: stavamo rivivendo le scene finali del loro primo video, quando, finalmente in teatro, si guardano increduli e compiaciuti, pronti a dare il massimo di fronte ad un pubblico entusiasta. Mancava solo il padre in lacrime! No, non doveva finire una serata così, ma, per dirla con Sebastien, "tutte le cose belle finiscono...". Sono sicura, però, che se per noi è stato un evento speciale, per loro la situazione si ripete ogni volta, perchè se lo meritano. Credo infatti che l'essere così belli sia solo uno dei motivi del loro successo: il resto nasce dal loro talento e dal loro continuo impegno (=fatica) per offrire a noi non solo uno spettacolo esteticamente perfetto, ma gioia,pura gioia. Non credo sia facile trovare altri giovani così dotati vocalmente e in grado di esprimersi così armoniosamente in generi e lingue tanto diversi e tutto per amore per il proprio lavoro e rispetto per il pubblico. Questo è stato per me il Concerto del 23 Marzo: un momento troppo breve, ma molto intenso, di stupore, ammirazione e gioia, condiviso con altre 2500 persone. E non è finito, perchè mi ha permesso di conoscere voi, grazie al calendarietto che ci è stato offerto mentre aspettavamo (il cameriere dell'Harry's Bar aveva ragione a dirci che avremmo fatto in tempo...). E così io, che ho sempre pensato di poter vivere senza computer, ora ho imparato ad usarlo, almeno quel tanto che basta per mettermi in contatto con voi: ho già detto che IL DIVO mi ha stravolto la vita! Grazie quindi a chi ha avuto questa magnifica idea e ci dà la possibilità di condividere la nostra passione e così sentirci vicine. un abbraccio a chi mi ha seguito fin qui, particolarmente a Calimera64 per il supporto tecnico, a Marilina per avermi accettata pur non sapendo niente di me e a tutte le altre che mi hanno accolto così calorosamente. E' meraviglioso: sono appena arrivata e ho già tante amiche. Miracoli del nostro meraviglioso DIVO!
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